Negli ultimi anni, con la miniaturizzazione degli altoparlanti e la grande diffusione di sistemi Home Theater e Soundbar, l’utilizzo di un subwoofer è diventato di fondamentale importanza se vogliamo un ascolto godibile del nostro impianto.
I driver presenti nei satelliti o nelle Soundbar, viste le ridotte dimensioni, non sono fisicamente in grado di riprodurre le basse frequenze. Ottimisticamente infatti, con questi altoparlanti non è possibile scendere sotto i 120Hz, ma nella stragrande maggioranza dei casi la frequenza minima emessa con buone prestazioni, si attesta intorno ai 150-200Hz.
Questa premessa è doverosa per poter capire che, se abbiamo un sistema che non sia in grado di poter scendere con qualità sonora almeno intorno ai 100-120Hz, trovare la migliore posizione del subwoofer è un po’ più complesso e permette solo poche alternative.
Infatti, le basse frequenze non sono, come si dice in gergo, direzionali. Questo significa che il nostro cervello non è in grado di capire da quale direzione esse arrivino. Il problema è che questa affermazione è vera per frequenze al di sotto, appunto, di 80-100Hz. Se costringiamo il nostro subwoofer a suonare su frequenze più alte, ecco che cominciamo a percepire la sua posizione e quindi questa non può più essere potenzialmente ogni punto della stanza di ascolto, ma deve stare necessariamente vicino i diffusori principali.
Trovare la posizione migliore del subwoofer risulta quindi nella maggior parte dei casi molto semplice e richiede ben poche accortezze. Negli altri casi, si impone solo il vincolo di avvicinarlo agli altoparlanti frontali e centrali, in un Home Theater, oppure alla Soundbar.
Se vuoi anche qualche consiglio su dove posizionare i diffusori stereo, puoi leggere la nostra nostra guida dedicata proprio a questo argomento.
Ma entriamo più nel dettaglio e vediamo qualche trucchetto per poter posizionare il nostro subwoofer nella posizione migliore.
Come prima cosa, occorre capire se il nostro impianto (senza il subwoofer) è in grado di riprodurre le basse frequenze. Per fare questo è sufficiente una traccia di sweep up o down e una app sullo smartphone in grado di disegnare un grafico delle frequenze.
Una volta riprodotta la traccia, dovremmo vedere un grafico simile a questo
A questo punto siamo in grado di capire quale sarà la frequenza di taglio da impostare tra subwoofer e altoparlanti e saremo anche in grado di capire quanto adirezionale sarà il suono emesso dal nostro subwoofer. Come anticipato, se siamo sopra i 120Hz circa, è buona norma tenere il subwoofer il più vicino possibile ai diffusori principali.
Se i nostri diffusori principali riescono a scendere sufficientemente in basso, il mio consiglio è quello di scegliere in modo metodico il posizionamento del subwoofer. In questo modo potremo migliorare di molto la qualità del suono emessa.
A causa della lunghezza molto ampia delle onde emesse da questo tipo diffusore, si andranno a creare quelle che vengono chiamate in gergo onde stazionarie. La caratteristica di queste onde stazionarie è che si sommeranno in modo costruttivo o distruttivo sempre nello stesso punto. Per verificare ciò, ci basterà camminare nella sala d’ascolto mentre ascoltiamo un suono ricco di bassi. Noteremo che ci saranno punti della stanza in cui il volume delle basse frequenze sarà molto alto e altri punti in cui sarà molto attenuato. Per posizionare il subwoofer sfrutteremo quindi questo fenomeno in modo da ottimizzare il lavoro svolto dal diffusore.
Per far ciò, dovremmo spostare il subwoofer nella stanza e posizionandoci nel punto di ascolto, sentire quale possa essere la posizione migliore. Per non andare troppo a tentativi, anche perché è effettivamente un’operazione abbastanza noiosa, possiamo inizialmente mettere il subwoofer nel nostro punto di ascolto, mentre noi ci spostiamo nella stanza. In questo modo riusciremo ad individuare già i punti ottimali in cui posizionare il subwoofer. Si tratterà poi solo di scegliere quale, tra le posizioni trovate è la migliore per il nostro punto di ascolto.
Un altro modo per sfruttare l’effetto delle onde stazionarie, è quello di posizionare il subwoofer in un angolo della stanza. Infatti in questo modo andremo ad aumentare l’effetto punch del nostro impianto. Ma occhio a non esagerare, se abbiamo a disposizione un subwoofer di grandi dimensioni, da 30cm circa in su, posizionarlo in un angolo può mettere in difficoltà gli altri diffusori.
Un’altra cosa a cui dobbiamo stare attenti quando posizioniamo il subwoofer in un angolo, è quello di non direzionare l’apertura del Bass Reflex verso una delle pareti. Infatti questa apertura non va mai ostruita perché in questo modo andiamo a cambiare l’accordatura dell’altoparlante. Solo se espressamente specificato dal produttore, tramite particolari spugne, possiamo tappare i Bass Reflex e in questo caso possiamo direzionarlo in qualsiasi posizione. Negli altri casi consiglio fortemente di non indirizzarlo verso una parete.
Ovviamente, sia che il subwoofer sia posizionato in un angolo, che su una sola parete, è comunque buona norma lasciare un po’ di spazio attorno al diffusore, almeno 10-15 cm.
In ogni caso il mio consiglio è quello di iniziare dalle posizioni standard, cioè posizionando il subwoofer frontalmente alla posizione d’ascolto, tra i due canali frontali. Partendo da questa posizione possiamo effettuare tutti i test e verificare se sia necessario spostarlo. Nella maggior parte delle situazioni scopriremo che sarà già una posizione più che ottimale.