Google Nest Cam (per interni, con cavo): Recensione

Analizziamo le caratteristiche di questa videocamera di sorveglianza e cerchiamo di capire quali possono essere i punti di forza e le debolezze.

Google Nest Cam (per interni, con cavo) di 2ª generazione, la videocamera di sorveglianza dal design compatto e pulito. I suoi punti di forza sono sicuramente il machine learning evoluto effettuato in locale e l’integrazione con i servizi di Google. Ci avvisa tramite delle notifiche se rileva degli eventi e può essere inserita nelle routine in Google Home.

Google Nest Cam si integra perfettamente in una casa smart per permettere una videosorveglianza attiva, ma solo parzialmente.

Infatti, è proprio qui che a nostro avviso c’è un’enorme possibilità di migliorare un prodotto che potrebbe essere perfetto con piccolissimi accorgimenti, ma che come vedremo ha dei limiti a volte non molto sensati.

Ma vediamo più in dettaglio la Google Nest Cam, le principali caratteristiche e quali sono i punti di forza e i punti deboli.

Caratteristiche tecniche

Passiamo subito in rassegna quelle che sono le specifiche tecniche di questa videocamera di sorveglianza Smart, che di smart non ha solo il nome. Infatti, come abbiamo notato sin da subito, il principale punto di forza secondo noi è proprio il Machine Learning molto preciso, che ora viene effettuato direttamente sul dispositivo. Inoltre ha un’ottima integrazione con Google Home in primis, ma anche con Alexa dopo aver installato la skill “Google Nest”.

Questa integrazione però tutto è tranne che perfetta. Molte cose non si possono fare con gli smart device e sinceramente non capiamo il motivo di tali limitazioni che sono state imposte. Ma di questo ne parleremo più avanti nell’articolo.

Google Nest Cam (per interni, con cavo) è studiata appunto per essere inserita in un ambiente chiuso domestico, non è quindi garantita una elevata resistenza agli agenti esterni come pioggia e vento e deve essere collegata alla presa di corrente.

Per fare ciò è dotata di un filo di 3 metri che ci permette una buona flessibilità nel punto in cui la inseriamo. Inoltre in confezione sono inseriti anche viti e tasselli per fissarla saldamente al muro.

Il fissaggio può essere effettuato posizionando sia la videocamera in posizione verticale dritta, che a testa in giù, ruotando poi successivamente il video dalle impostazioni nell’app Google Home.

Video e Audio

Dal punto di vista video, Google Nest Cam ha un sensore da 2MP con una buona visione notturna e permette di trasmettere e registrare video in full-hd (1080p) in HDR, con un campo visivo di 135°.

La qualità video a nostro parere è veramente buona e permette il riconoscimento senza problemi in ambienti interni di cose o persone. Anche al buio si riescono a percepire bene gli oggetti per un ottimo riconoscimento dei volti.

Quello che però ci ha veramente stupito è il machine learning associato al rilevamento e all’interpretazione degli eventi che la videocamera riscontra e analizza. Infatti è molto precisa nel rilevare gli eventi da noi impostati e riesce sempre a rilevare eventuali movimenti che gli chiediamo di segnalare. 

Un’altra cosa che abbiamo apprezzato in questo senso è che comunque non utilizza solo la parte video per decidere quali eventi registrare, infatti parecchie volte ha registrato clip di eventi prima che effettivamente fosse rilevata la sagoma di una persona, ma registrava anche la parte audio prima dell’evento. Ad esempio se registrava il mio rientro a casa, la clip video non iniziava da quando la mia sagoma era visibile, ma già dal suono di inserimento delle chiavi nella toppa, quando ancora nessuna persona era visibile.

Ottimo quindi tutto il discorso relativo al riconoscimento degli eventi.

Per quanto riguarda il comparto audio è dotata di un audio bidirezionale full-duplex con eliminazione del rumore. Questo significa che possiamo sia ascoltare il suono che la videocamera capta, che contemporaneamente farle emettere un suono tramite l’altoparlante. Possiamo quindi parlare e ascoltare contemporaneamente con le persone nella stanza anche a distanza.

L’audio che viene emesso dalla videocamera è sufficiente per parlare con eventuali persone nella stanza, ma ovviamente non abbastanza forte da spaventare eventuali malintenzionati come può esserlo un allarme, visto che non è questa la sua destinazione d’uso.

L’audio registrato invece è abbastanza discreto, molto compresso, ma che comunque permette di percepire in maniera chiara eventuali suoni o parole.

Domotica e Routine

Una nota dolente però la abbiamo sull’automatizzazione della videocamera e sugli eventi che comunica, o meglio il modo in cui li comunica. 

Ma andiamo con ordine e parliamo prima del lato domotico. Appena accendiamo per la prima volta Google Nest Cam, si avvia una semplicissima configurazione iniziale, resa semplice dal QR Code inserito in confezione e che non va assolutamente gettato o perso per facilitare eventuali future configurazioni.

Durante la configurazione ci viene chiesto se vogliamo configurare anche le routine in casa e fuori casa in modo tale da automatizzare l’accensione della videocamera solo quando in casa non c’è nessuno.

Il lato dolente è che questa è l’unica routine in cui possiamo automatizzare l’accensione o lo spegnimento della videocamera. Infatti, a parte quelle temporizzate ad esempio con degli orari, in tutte le altre, sia personali che dell’intero nucleo familiare, non è possibile impostare un’accensione o spegnimento automatico di Google Nest Cam.

Questo significa che se vogliamo che la videocamera di sorveglianza sia accesa anche di notte mentre dormiamo, non possiamo sfruttare le routine che usiamo quando andiamo a letto o ci svegliamo per attivare o disattivare la videocamera, ma dobbiamo impostare degli orari o accenderla e spegnarla manualmente tramite l’app.

E si perché l’altra nota dolente per quanto riguarda la domotica è che non è possibile accendere o spegnere la videocamera con i comandi vocali tramite un dispositivo Nest che abbiamo in casa come ad esempio un Google Nest Hub, ma dobbiamo farlo manualmente tramite l’app.

Il motivo per cui non posso spegnere la videocamera tramite comandi vocali sinceramente può avere una logica sensata: se entra un malintenzionato in casa, non gli sarà sufficiente dire “hey Google spegni la videocamera” per agire poi in maniera indisturbata. Ma sul perché non sia neanche possibile accenderla, non abbiamo ancora capito la motivazione.

Un modo per aggirare questo ostacolo da parte di Google potrebbe essere quello di utilizzare la funzione Voice Match affinché solo i membri della casa riescano ad accendere o spegnere la videocamera. Vediamo se in futuro ci saranno aggiornamenti in questo senso.

Nel frattempo, se cerchiamo di creare una routine per tutta la casa in cui gli chiediamo di accendere o spegnere Google Nest Cam, riceveremo il seguente messaggio di errore durante la fase di salvataggio della routine: Combinazione tra comando iniziale e azione non valida.

Messaggio di errore durante la creazione di una routine in Google Home se cerchiamo di inserire tra i dispositivi da regolare una videocamera Google Nest Cam

Nel caso invece delle routine personali, Google Nest Cam non comparirà neanche tra i dispositivi azionabili dalla routine.

Notifiche degli eventi

La parte del riconoscimento degli eventi, come detto, è eccellente. Google Nest Cam riesce sempre a rilevare e registrare la giusta durata dell’evento in modo tale da permetterci di visionare tutto l’accaduto nella sua interezza e senza perdere delle informazioni.

Nelle impostazioni possiamo scegliere il tipo di evento rilevato che vogliamo che ci sia segnalato e possiamo scegliere tra Persone, Animali, Veicoli oppure tutti i movimenti rilevati. In più possiamo anche settare una zona attiva in cui la videocamera deve cercare l’evento da segnalare trascurando tutto quello che non avviene nella zona che abbiamo scelto.

Possiamo poi settare anche il riconoscimento dei volti: ogni volta che Google Nest Cam rileva un nuovo volto sconosciuto ci chiederà se lo conosciamo e se vogliamo associargli un nome. In questo modo, nelle notifiche future dell’evento ci verrà già detto se la persona rilevata è una di quelle conosciute o meno.

Tutti questi eventi sono notificatili tramite notifica push, con un lug di solito di un paio di secondi, che secondo noi è più che accettabile.

Però qui abbiamo l’altra nota dolente che ci ha lasciato molto con l’amaro in bocca: le notifiche avvengono solo tramite la classica notifica push dello smartphone. Per capirci come se ci arrivasse un messaggio.

Ora, vista la possibile gravità della notifica che si chiede di ricevere, noi ci saremmo aspettati di ricevere una notifica parecchio più invasiva, al limite una telefonata. Invece niente di tutto questo è possibile, quindi ad esempio se entra un intruso in casa mentre dormiamo, con buona probabilità non sentiremo mai la notifica dell’evento e tutto quello che potremo fare è visionare l’accaduto il mattino seguente.

Secondo me anche qui Google può lavorare per affinare il modo in cui notifica gli eventi e rendere la sorveglianza attiva a tutti gli effetti.

Attenzione però, che non queste note non vigliamo dire che il prodotto non sia valido, anzi. Però con questi piccoli accorgimenti diventerebbe una videocamera smart di sorveglianza da 10 e lode.

Abbonamento Nest Aware

La maggior parte delle funzionalità che abbiamo a disposizione con Google Nest Cam sono gratuite, ma ci sono alcune premium per le quali serve un abbonamento a Nest Aware o Nest Aware Plus. Vediamole nel dettaglio.

In particolare, la funziona che sicuramente dobbiamo considerare di più nel caso in cui siamo indecisi se sottoscrivere o meno il piano di abbonamento Nest Aware, è la durata della cronologia video degli eventi.

Infatti, senza sottoscrivere nessun piano, gli eventi rimarranno in cronologia solo per 3 ore, mentre per quanto riguarda gli abbonamenti avremo 30 giorni e 60 giorni di cronologia rispettivamente con i piani Nest Aware e Nest Aware Plus.

Visto che gli eventi vengono comunque notificati in maniera abbastanza discreta, se qualcosa succede di notte mentre dormiamo, con buona probabilità non sentiremo mai la notifica. Al nostro risveglio il mattino seguente, se non abbiamo nessun piano di abbonamento, non troveremo nessun evento in cronologia.

Per questo motivo, consiglio di sottoscrivere almeno il piano Nest Aware che ci da la possibilità di mantenere la cronologia per 30 giorni, e questo a prescindere dalle considerazioni relative alle notifiche poco impattanti. Può sempre capitare per un motivo o per un altro che non possiamo guardare la notifica, qualsiasi essa sia.

Un’altra feature inclusa nell’abbonamento, ma solo nel Nest Aware Plus, è la possibilità di registrare una cronologia video 24/7 fino a 10 giorni. Osserviamo che questa funzionalità, per quanto riguarda la Google Nest Cam a batteria, è disponibile solo che collegata alla presa di corrente. Anche se è Google Nest Cam con filo l’oggetto di questa recensione, ci abbiamo tenuto a specificarlo per non lasciare dubbi.

In più con il piano in abbonamento avremo anche la possibilità di sfruttare il riconoscimento dei volti che non è disponibile nella versione free.

I due abbonamenti hanno un costo mensile di 5€ per il Nest Aware e di 10€ per il Nest Aware Plus o con abbonamenti annuali in cui si può risparmiare qualcosina.

Conclusioni

In definitiva questa Google Nest Cam (per interni, con cavo) ci ha veramente convinto. Piccola, dal design pulito e con colorazioni neutre, può essere inserita facilmente in tutti i tipi di arredamento. Grazie alla possibilità di appenderla possiamo inserirla praticamente dove vogliamo. Il filo di 3 metri forse non è lunghissimo per tutti i tipi di posizionamento, ma si può sempre ovviare con una semplice prolunga.

Dal punto di vista della qualità video niente da dire. Assolutamente in linea con la proposta di mercato e anche se forse utilizzando una risoluzione 2k invece che 1080p si sarebbero potute sbloccare qualche feature in più, nell’utilizzo quotidiano come risoluzione va più che bene. Soprattutto se considerando che siamo all’interno e che quindi in generale non abbiamo necessità di zoommare molto l’immagine.

Quello però che più ci ha stupito è il machine learning e il riconoscimento degli eventi. Veramente ben fatto. Molto utile e intelligente il fatto che inizia a registrare gli eventi in cronologia incrociando anche i dati audio oltre che video.

Le uniche note dolenti sono relative alla parte domotica e al tipo di notifica degli eventi. Speriamo che nel futuro Google sviluppi anche in questo senso.

Ottimo anche il prezzo, che seppur di listino la troviamo a 99,99€ sullo store Google, è comunque molto facile trovarla ad un prezzo più basso. Il prezzo di listino, considerando tutte le caratteristiche del prodotto, secondo noi è già più che giustificato, quindi se riusciamo a trovarla scontata è super consigliata.

Pro

  • Rilevamento eventi evoluto
  • Machine learning locale
  • Notifiche eventi
  • Routine in casa/Fuori casa
  • Audio full-duplex
  • Design minimal

Contro

  • Notifiche poco invasive
  • Non può essere accesa/spenta tramite comandi vocali
  • Non può essere accesa/spenta tramite tutte le routine